Tokaji

 

tokaji

Luigi XIV lo definì “re dei vini, vino dei re”, gli Zar di Russia se ne assicurarono una fornitura vitalizia, non mancava mai sulle tavole dei pontefici romani: il Tokaji ha il vanto di aver messo d'accordo papi e sovrani d'ogni tempo.

A 200 km da Budapest, nella più antica regione vitivinicola ungherese, la Tokaj-Hegyalja, si produce il Tokaji Aszù, vino botritizzato simbolo dell'Ungheria.

Appena 28 villaggi sparsi tra pendii collinari, sui resti di antichi vulcani, terreno sabbioso e argilloso ricco di potassio, ideale per la vite: ecco il territorio su cui nasce il Tokaji.
Ma sono le escursioni termiche e le nebbie dovute alla vicinanza dei fiumi Bodrog e Tisza a dare vita al microclima perfetto per innescare l'azione della botrytis cinerea e favorire l'appassimento in pianta delle uve.

Il furmint, vitigno principe nella produzione del Tokaji (harslevelu e muscat lunel sono usati in percentuali inferiori al 5%) ha buccia spessa, ottima acidità, spiccata aromaticità ed è sensibile all'attacco della muffa nobile: dai suoi grappoli appassiti e quasi tutti botritizzati si ottiene il Tokaji Aszù.

Un vino che vanta una tradizione pluricentenaria e che oggi, dopo un periodo buio, sta ritrovando la sua identità.

 

Attorno al punto di confluenza dei fiumi Bodrog e Tibisco, sui pendii dei Monti Zemplén, si stendono i seimila ettari di questo territorio mitico, dal quale provengono i più importanti vini botritizzati del mondo.

Furmint, Hárslevelű, Sárgamuskotály ed altre uve bianche coltivate su terre e rocce vulcaniche ricche di minerali ed un microclima unico donano ai Tokaji Aszú potenza e longevità difficilmente uguagliabili.

Per la prima volta in Italia un'imperdibile verticale di otto annate del Tokaji Aszú 6 puttonyos prodotto da Disznókő.
Oggi di proprietà francese (AXA Millésimes) questa bella ed estesa tenuta, è stata creata attorno ad una delle vigne classificate Grand Cru già nel 1720.

I suoi vini sono soprattutto sinonimo di personalità unita a raffinata eleganza.
In un percorso a ritroso, partendo dal 2011, arriveremo all'incredibile Aszúesszencia prodotta nello storico millesimo del 1993, con la particolarità di alcune espressioni monovarietali.

A raccontare il territorio, la Tenuta, le annate e a condurre le degustazioni saranno Làszló Mészàros Direttore Generale di Disznókő e Mariano Francesconi uno dei maggiori conoscitori del territorio.

 

In degustazione:
Tokaji Aszú 6 puttonyos Kapi 2011 (Furmint 100%)
Tokaji Aszú 6 puttonyos 2006 ​
Tokaji Aszú 6 puttonyos Kapi 2005​ (Furmint 100%)
Tokaji Aszú 6 puttonyos Hetedik ​2002 (Zéta 100%)
​Tokaji Aszú 6 puttonyos ​2002​
Tokaji Aszú 6 puttonyos 2000​
Tokaji Aszú 6 puttonyos 1999​
Tokaji Aszú 6 puttonyos​ 1997​
​Tokaji Aszúesszenc​ia 1993

 

Sabato 14 novembre 2015, ore 18:00
The Westin Palace Hotel - Sala Masaccio

Quota di partecipazione: 50 €
Apertura prenotazioni: 10 ottobre 2015

Per prenotare è necessario registrarsi sul sito, dal 10 ottobre, accedendo dal menù "Login" e poi andare sulla pagina "Prenotazioni" per riservare il posto utilizzando il sistema di prenotazioni on-line
L'evento è riservato ai soci AIS in regola con la quota associativa 2015

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