L’Oltrepò Pavese è un’ area collinare di quasi centomila ettari, interamente in provincia di Pavia e racchiusa tra il fiume Po a nord e l’Appennino a sud-est, dotata di molte somiglianze con l’Emilia (a est) ma storicamente nota anche come “Vecchio Piemonte” (annessa al Regno dei Savoia tra il XVII e il XIX secolo) con netti richiami storici e culturali ai confini con tortonese ed alessandrino.
Particolarmente vocata alla coltivazione della vite fin dall’epoca romana, cui risalgono i centri di Voghera e Casteggio, presenta un’altitudine che media intorno ai 300/400 metri, con inverni asciutti ed estati ventilate ed elevate escursioni termiche dovute alle correnti montane.
Dal punto di vista vitivinicolo, l’Oltrepò è dotato di oltre 13mila ettari vitati (di cui 3mila a pinot nero).
Le zone morfologiche sono sostanzialmente due: la zona collinare bassa, costituita da rocce sedimentarie marine, a rilevan¬te componente argillosa - più adatte alla produzione di vini rossi fermi (da uve croatina e barbera - le due prevalenti – oltre ad uva rara, pinot nero ed altre varietà minori - e la collina più alta, di origine calcarea e gessosa, perfetta per esaltare la freschezza e la mineralità degli spumanti (prevalentemente pinot nero, ma anche moscato) e del riesling.
Erede di un’immagine e di una nomea legate ad un passato dove si è dato più risalto alla quantità che alla qualità, l’Oltrepò Pavese rivela un grande potenziale, e con un adeguato lavoro di valorizzazione del territorio e delle varietà presenti, si è - già oggi - in grado di esprimere un’intera carta dei vini, dagli spumanti fino ai vini dolci, senza rinunciare alla qualità.
Bruno Verdi: tra tradizione ed eccellenza. La cantina sorge a Canneto Pavese, in località Vergomberra, e risale al XVIII secolo, quando Antonio Verdi da Parma si insediò in Oltrepò Pavese. Ben sette generazioni si sono succedute, di padre in figlio, nel solco della tradizione, ma la svolta qualitativa avviene nell'immediato dopoguerra, quando Bruno iniziò - fra i primi nella zona - ad imbottigliare ed etichettare le proprie bottiglie.
L’azienda, a lui dedicata dopo la prematura scomparsa, è da molti anni guidata dal figlio Paolo, che ha valorizzato la produzione vinificando uve provenienti da singola vigna - veri e propri crus aziendali - e donando ai propri vini uno stile pulito, preciso e ben riconoscibile.
Menzione speciale merita il vigneto Cavariola, 1,5 ettari (composti da croatina, barbera, uva rara ed ughetta) sulla fascia collinare tra le valli dei torrenti Scuropasso e Versa, a monte dei Comuni di Broni, Stradella e Canneto Pavese, nelle sottozone più importanti dell'intero territorio oltrepadano, dove si producono il Buttafuoco e il Sangue di Giuda.
Altre varietà coltivate dall’azienda sono: moscato, riesling renano, pinot nero (vinificato sia in bianco, per la base spumante insieme allo chardonnay, sia in rosso) e pinot grigio.
Luisito Perazzo, Miglior Sommelier di Lombardia nel 2004, Miglior Sommelier d’Italia nel 2005, Sommelier dell'anno 2006 e 2013.
Un percorso non convenzionale, con gli studi che dapprima prendono la via del Politecnico di Milano.
Poi l’incontro con il mondo del vino che diventa amore fulminante.
Assoluto cultore della “sosta” a tavola, si distingue per una continua ricerca e miglioramento dell’esperienza dei suoi commensali.
Studia e arricchisce la conoscenza del vino che vira poi verso l’approfondimento dei distillati e delle bevande.
In degustazione:
Oltrepò Pavese rosso riserva DOC Cavariola 2011 (annata attualmente in vendita)
Oltrepò Pavese rosso riserva DOC Cavariola 2007
Oltrepò Pavese rosso riserva DOC Cavariola 2004
Oltrepò Pavese rosso riserva DOC Cavariola 2000
Oltrepò Pavese rosso riserva DOC Cavariola 1990
Oltrepò Pavese rosso riserva DOC Cavariola 1985 (prima annata)
Sabato 14 novembre 2015, ore 15:45
The Westin Palace Hotel - Sala Masaccio
Quota di partecipazione: 40 €
Apertura prenotazioni: 10 ottobre 2015
Per prenotare è necessario registrarsi sul sito, dal 10 ottobre, accedendo dal menù "Login" e poi andare sulla pagina "Prenotazioni" per riservare il posto utilizzando il sistema di prenotazioni on-line
L'evento è riservato ai soci AIS in regola con la quota associativa 2015